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Inquinamento plastica

Inquinamento plastica, cos’è, quanto si è diffuso e come combatterlo!

Ne sentiamo parlare sempre più spesso e ne scopriamo e vediamo direttamente la sua portata ogni volta che ci rechiamo al mare, al lago o lungo un fiume, stiamo parlando dell’inquinamento da plastica.

Derivato del petrolio, materiale molto utile e poliedrico ma che grazie alla sua indistruttibilità sta inquinando e distruggendo il mondo!

 

Dati inquinamento plastica, qualche numero.

Tenetevi stretti perché i numeri sono veramente impressionanti e sconvolgenti.

L’inquinamento da plastica è davvero invasivo, ogni anno infatti finiscono in mare 8000000 (8 milioni) di tonnellate di materiale plastico.

Per dare un idea riportata in termini più facili da capire ed immaginare, si può considerare a livello mondiale venga versato il contenuto di un tir pieno di plastica in mare ogni minuto.

Purtroppo, anche le recenti misure entrate in funzione nei paesi più progrediti non hanno ancora portato a grandi risultati, a causa forse anche di una compensazione (in negativo) data dai paesi emergenti e da quelli del Terzo Mondo che in molti casi non hanno ancora limitazioni e riduzioni.

Un altro dato sconvolgente?

Entro 30 anni il peso della plastica nel mare supererà quello delle specie marine viventi nello stesso.

Questo enorme quantitativo rovina l’ambiente e crea gravissimi danni a tutto l’ecosistema, creando scompensi in ogni creatura, da quella più minuscola a quelle più maestose, fino all’uomo, causa primaria di questo flagello.

Fonte:

https://www.iene.mediaset.it/2019/news/plastica-inquinamento-emergenza-gaston-zama-anticipazione_344262.shtml

 

Inquinamento plastica, come finisce la plastica in mare?

La plastica finisce in mare giorno dopo giorno, partendo dalle nostre case.

Sono infatti i fiumi i vettori principali della plastica che finisce in mare; gli stessi convogliano infatti questo materiale leggero e quasi indistruttibile verso laghi, mari ed oceani.

Alcuni fiumi soprattutto, sono vettori molto importanti di plastica; sono fiumi molto lunghi che attraversano centri abitati molto popolosi ma poco evoluti i quali riversano la gran parte degli scarti in mare,

Si calcola ad esempio che 10 tra i più grandi fiumi del mondo (Yangtze, Xi e Huanpu in Cina, Gange in India, Oyono in Nigeria, Brantas e Solo in Indonesia, Rio delle Amazzoni in Brasile, Pasig nelle Filippine e Irrawaddy in Birmania) trasporterebbero da  soli oltre il 90% di tutta la plastica che finisce in mare.

Il fatto che siano quasi tutti dall’altra parte del mondo non ci deve far pensare che non sia un problema nostro.

Infatti, anche le statistiche sulle località marine italiane ed i fiumi che attraversano la nostra penisola non sono molto incoraggianti.

 

Inquinamento del mare causato dalla plastica

Secondo alcune delle associazioni più rinomate, si considera che negli ultimi 70 anni sia finita in mare almeno la metà della plastica prodotta a livello mondiale.

Questi enormi volumi di plastica hanno creato grandissime isole galleggianti, come, la più tristemente famosa di esse, denominata Pacific Trash Vortex, un’isola di plastica situata nell’ Oceano Pacifico, approssimativamente tra il Sud America e l’Australia e grande varie volte l’Italia.

Fonte:

https://it.wikipedia.org/wiki/Pacific_Trash_Vortex

 

A cosa porta questo grande inquinamento marino causato dalla plastica?

L’inquinamento da plastica si ripercuote in molti diversi aspetti, tutti deleteri per l’essere umano, gli animali marini ed in generale l’ambiente, come ad esempio:

  • É spesso fonte di morte per molti pesci e cetacei, a causa della somiglianza della stessa con il plancton o con altri animali (ad esempio meduse) spesso alla base della catena alimentare
  • Le plastiche alogene rilasciano sostanze chimiche nocive all’ambiente terrestre e marino

 

Questo quando la plastica si presenta nella sua forma originaria, sì, perchè la plastica non si deteriora completamente, ma si spezzetta in porzioni sempre più piccole, dette anche “microplastiche”.

Queste parti che vanno dalla dimensione di pochi millimetri fino a pezzetti microscopici sono la parte più nascosta e pericolosa dell’inquinamento marino, andando così ad:

  • Entrare nel ciclo alimentare degli animali marini, da quelli alla base della catena alimentare fino ad arrivare all’uomo
  • Essere utilizzati da elementi patogeni che utilizzano le microplastiche come zattere per “ripararsi” e trasferirsi” da un ambiente all’altro
  • Finendo nel ciclo dell’acqua (le microplastiche sono presenti in molte delle acque imbottigliate di vari paesi).

Fonti:

https://www.focus.it/temi/inquinamento-da-plastica

http://www.nationalgeographic.it/argomento/plastica

Le soluzioni per l’inquinamento da plastica?

Essenzialmente di due tipi:

  1. Curative
  2. Preventive

 

“Cure” per l’inquinamento da plastica

Molte delle plastiche che inquinano i mari sono già in giro negli stessi ed il sistema migliore è quello di filtrarle e raccoglierle.

Svariate iniziative private e pubbliche stanno lavorando su questo tipo di progetto cercando di affrontarlo da diverse angolazioni, come ad esempio:

  • Creando e studiando enzimi, funghi ed altre “creature” che siano capaci di alimentarsi ed assimilare la comune plastica
  • Grazie a macchine visionarie, le quali, grazie a “bracci” galleggianti enormi possono unire e convogliare la plastica verso strutture ad imbuto e da lì poi raccolte per essere riciclate
  • Creando dei sistemi di filtraggio vicino alla foce dei fiumi, in modo da rimuovere la plastica in arrivo prima della dispersione della stessa in mare.

 

In merito a questo punto ad esempio, i ricercatori sono convinti che basterebbe migliorare la gestione dei corsi d’acqua per ridurre drasticamente (addirittura del 50%) l’inquinamento in arrivo nei mari e oceani.

Fonti:

https://www.focus.it/ambiente/ecologia/enzima-mutante-mangia-la-plastica

https://www.lifegate.it/persone/news/pronta-macchina-pulizia-oceani-plastica-ocean-cleanup

Prevenzione per l’inquinamento da plastica.

Anche in questo caso le soluzioni sono molteplici e coprono diversi ambiti.

Una delle soluzioni, forse la più immediata consiste semplicemente nel differenziare i propri rifiuti, cercando di separare in maniera corretta la plastica per poi conferirla nei corretti sistemi di raccolta per essere avviati al riciclo.

Un’altra soluzione, in avvio nei prossimi anni, è quella che consiste nel bandire completamente le plastiche mono uso (borse, bicchieri, posate, cotton-fioc). Un bando a favore di forme più ecologiche, riciclabili, riutilizzabili e realizzate con materiali più rispettosi della natura e l’ambiente.

 

Cosa puoi fare tu per l’inquinamento da plastica?

Puoi fare molto ogni giorno, scegliendo di servirti presso attività che hanno deciso di diventare “plastic free”, garantendo cioè l’utilizzo di materiale riciclabile e riutilizzabile al posto dell’inquinante usa-e-getta.

Cosa facciamo noi per l’inquinamento da plastica

Noi di Amico Bicchiere abbiamo sempre puntato alla salvaguardia dell’ambiente nelle nostre scelte produttive. Per questo abbiamo deciso di realizzare una linea di bicchieri in plastica riutilizzabili e riciclabili.

Perché questa scelta?

Perché il nostro bicchiere è completamente personalizzabile (dando valore allo stesso e rendendo meno probabile l’abbandono), lavabile e riciclabile al 100%.

Stop agli sprechi degli usa e getta!

Cambiare in meglio si può e non è ancora troppo tardi (ma il punto di non ritorno è tremendamente vicino) per tornare indietro e fare qualcosa nel nostro piccolo per cambiare il mondo.

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